Rassegnati, gli approfondimenti sull’emergenza Covid-19 dall’Italia e dall’estero / 30 04 2020

The Economist ha una delle sezioni con grafici e infografiche più interessanti del panorama dell’informazione. Si può sapere quanti anni di vita sono stati persi dalle vittime di Covid-19 per classi di età. Oppure scoprire che il prezzo del petrolio è ai livelli di 160 anni fa. Anche se, poco prima dell’emergenza, era già basso.

Notizia che arriva sempre della stampa anglosassone, ripresa da la Repubblica: le morti reali per l’emergenza sanitaria in Europa sarebbero superiori del 60%. Qui l’articolo originale di FT.

Arriva dagli Stati Uniti l’allarme del direttore dei Centers for Disease Control: la seconda ondata dell’epidemia potrebbe essere più pericolosa della prima perché potrebbe sommarsi all’arrivo della nuova influenza. Ne parla il Washington Post.

Stiamo per entrare nella fase due. Su Wired due interessanti (e critiche) riflessioni sulla mancanza della scienza nella fase delle riaperture, che dovrebbe più correttamente essere chiamata fase 1.0.1 a causa di ritardi e mancanza delle principali novità annunciate da settimane, e sullo smart working, che interesserà sempre più persone anche dopo la fine dell’emergenza. Non basta la parola smart working perché sia veramente così e non è sempre tutto oro.

A consigliare la prudenza nella fase due italiana un rapporto riservato e dai numeri foschi, che svela Open.

Uno dei fondamentali della fase due avrebbe dovuto essere la famosa app Immuni, ma non sarà operativa prevedibilmente prima della fine del mese di maggio. Dopo tanti interventi, ecco quello critico di uno sviluppatore di app intervistato da Estremeconseguenze.

Ci sono sport più o meno pericolosi per il contagio. Sembra di sì, a giudicare dal rapporto consegnato dal CONI al ministro Spadafora. Ne parla Il Fatto Quotidiano.

Ha destato scalpore la dura presa di posizione della Conferenza Episcopale Italiana. Sull’argomento fa chiarezza Il Post, riportando anche posizioni critiche all’interno della Chiesa Cattolica.

Quali messaggi e linguaggi hanno usato i brand per invitare i consumatori a restare a casa? Ne parla Ninja Marketing.

L’ANGOLO DELLE FOTO

I gradini delle case di New York sono diventati ancora più importanti nell’era del lockdown. Su la Repubblica.

La quotidianità e la normalità con la mascherina nei volti dei cittadini di Grosseto nella gallery de Il Giunco.